La scienza per i bambini

La scienza per i bambini

Itinerari — 14 Giugno 2022


Durata dell’itinerario: 4-5 giorni se si intende completarlo, altrimenti 1-2 a seconda delle zone che si desidera visitare
Mezzo di trasporto consigliato: Auto
Stagione consigliata: adatto a tutte le stagioni, in particolare la primavera e l’estate favoriscono le attività all’aria aperta

Cosa c’è di più bello per i bambini che potersi avvicinare al mondo della scienza non solo studiando sui libri ma sperimentando dal vero attraverso il gioco? In Umbria tutto questo è possibile grazie ad una vasta scelta di musei a carattere scientifico ricchi di attività didattiche di tipo pratico-sperimentale. 

Sapete che in Umbria, una Regione che non è bagnata dal mare, vi siano ben due musei dedicati alla vita marina e alla sua evoluzione geologica? Si tratta del Museo Malacologico Malakos di Città di Castello e del Museo dei cicli geologici di Allerona, comune inserito tra i Borghi più belli d’Italia.

Il Museo Malacologico Malakos ha una delle collezioni di conchiglie più ricca d’Europa ben 600.000 esemplari tutti da ammirare. Tutto l’anno propone una vasta scelta di laboratori pensati per tutte le età per un approccio giocoso al mondo della biologia, dei molluschi e in generale alla biosfera marina. Da non perdere la riproduzione della barriera corallina!

Il nostro viaggio tra le meraviglie della scienza continua nel capoluogo umbro al museo POST (Perugia Officina della Scienza e della Tecnologia): attraverso l’esperienza personale, si possono sperimentare alcuni fenomeni naturali (suono, luce, coloree molti fenomeni legati alle onde) e compiere esperienze legate a illusioni acustiche ed ottiche. Non mancano laboratori e attività didattiche, che permetteranno ai bambini di appassionarsi al mondo della scienza e della tecnologia divertendosi e imparando. 

Interno di una sala allestita del museo POST
POST. Photocredit: Umbria Cultura

Facciamo ora un salto nella preistoria al Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta, che conserva una delle maggiori raccolte a livello europeo di reperti fossili di mammiferi, rettili, anfibi e insetti risalenti al Pleistocene inferiore (1,6 – 1,4 milioni di anni fa). Da non perdere assolutamente i resti dei mammiferi di grandi dimensioni. Questi reperti vennero ritrovati in una miniera di lignite vicino all’attuale museo, che è stato intitolato a Luigi Boldrini, un lavoratore della miniera che per primo scoprì e salvò i fossili dalla distruzione.  

Riprendendo il vostro viaggio potete dirigervi verso Casalina dove troverete il CAMS (Centro Ateneo per i musei scientifici): si tratta di un distaccamento dell’università perugina che tutela e valorizza le collezioni scientifiche dell’ateneo. La struttura ospita diversi musei, come il Laboratorio di scienze veterinarie e zootecniche, il Laboratorio di Storia dell’Agricoltura, il Museo di Anatomia Umana, la Galleria di Matematica e di Storia Naturale con attività pensate per  i bambini. 

Interno di una sala allestita della Galleria di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Perugia - CAMS
Galleria di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia – CAMS. Photocredit: Umbria Cultura

Visto che siete appassionati di scienza vi siete mai chiesti: come si formano i vulcani? Cosa succede dopo un’eruzione? Troverete tutte le risposte all’interno del Museo Vulcanologico di San Venanzo e visitando il Parco Vulcanologico l’area naturale adiacente nata intorno a tre piccoli vulcani. 

Interno di una sala allestita del Museo Vulcanologico di San Venanzo
Museo Vulcanologico di San Venanzo. Photocredit: Umbria Cultura

Ed ecco l’altro museo che parla di mare in Umbria: il Museo dei cicli geologici di Allerona che mette in relazione le rocce, fossili e le strutture geologiche con il comportamento e gli stili di vita degli organismi marini e terrestri vissuti alcuni milioni di anni fa attraverso un percorso didattico dedicato proprio ai più piccoli.

Impossibile perdersi la Foresta fossile che potrai ammirare presso il Centro di Paleontologia vegetale della Foresta Fossile di Dunarobba dove sono visibili i resti di circa 50 tronchi datati circa a 2-3 milioni di anni fa. Questi fossili dimostrano come le condizioni ambientali del territorio fossero molto diverse rispetto a quelle odierne, caratterizzate soprattutto da temperature decisamente più elevate.

“Vietato NON toccare” è il motto del museo GeoLab di San Gemini, comune riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia. In questo museo tutti i visitatori sono invitati a interagire, sperimentare e testare tutte le strumentazioni a disposizione per scoprire la struttura della Terra. 

Strada facendo per gli appassionati di dinosauri ecco un’altra tappa: il Paleolab di Terni, allestito nella chiesa sconsacrata di San Tommaso, porta alla luce i reperti fossili degli animali che abitavano la zona dell’Umbria meridionale, e vi farà scoprire le evoluzioni che la terra ha subito nel corso dei millenni.

Interno di una sala allestita del Paleolab
Paleolab. Photocredit: Umbria Cultura

Se invece si è curiosi di scoprire le origini del territorio montuoso dell’Umbria, il posto da raggiungere è il museo-laboratorio dell’Appennino umbro a Polino, pensato proprio per i più piccoli, con laboratori dedicati e postazioni interattive. 

Esempio di allestimento multimediale del museo
Museo-laboratorio dell’Appennino umbro “Sotto-Sopra”. Photocredit: Umbria Cultura

I ricordi da collezionare nell’album dei ricordi di famiglia: scoprire la grande varietà di conchiglie e pietre presenti sulla terra, gli esperimenti scientifici, l’osservazione dei mammut e dell’anatomia umana, i fossili di piante millenarie, studiare come funzionano i vulcani e scoprire una foresta fossile.

 

Ultimo aggiornamento

14 Giugno 2022, 15:51